Emma's Fantastic Journeys by Stefano Donno

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venerdì 18 aprile 2025

Fiorentina vs. NK Celje: Un Trionfo Viola Sotto la Pioggia di Firenze

 Immaginate una serata di primavera, il cielo sopra Firenze carico di nuvole che minacciano pioggia, e lo Stadio Artemio Franchi che pulsa come il cuore di una città che vive per il calcio. È il 17 aprile 2025, e la Fiorentina affronta l’NK Celje nel ritorno dei quarti di finale di Conference League. Dopo una vittoria sofferta per 2-1 in Slovenia, i Viola sono a un passo dalla semifinale, ma il destino, come spesso accade nel calcio, ha in serbo un copione fatto di sudore, emozioni e un pizzico di magia. Come narratore di storie e amante del bello, vi porto dentro questa partita, un’epopea moderna che ha fatto vibrare i tifosi e ha ricordato a tutti perché il calcio è molto più di un gioco.

Il Contesto: Una Viola in Cerca di Gloria
La Fiorentina di Raffaele Palladino arriva a questa sfida con il peso di due finali di Conference League perse negli ultimi anni, contro West Ham e Olympiacos. La squadra è un mix di giovani talenti, come Comuzzo, e veterani come Mandragora, con un Kean in stato di grazia che sembra aver trovato a Firenze la sua dimensione. Dall’altra parte, l’NK Celje, una squadra slovena che ha sorpreso tutti. Nessuno si aspettava che i campioni di Slovenia, guidati dall’astuto Albert Riera, arrivassero così lontano, eliminando il Lugano ai rigori e mostrando un calcio coraggioso. Sono la classica squadra che non ha nulla da perdere, e questo li rende pericolosi.
Il Franchi è un calderone di passione, nonostante la pioggia che inizia a cadere a intermittenza. I tifosi viola cantano, le sciarpe si alzano, e c’è quell’elettricità nell’aria che solo le notti europee sanno regalare. Io, seduto in tribuna con un espresso in mano e il taccuino zuppo, sento che questa sarà una di quelle partite che si ricorderanno.
La Partita: Un Rollercoaster di Emozioni
Il fischio d’inizio, alle 18:45, dà il via a una battaglia. La Fiorentina, forte del vantaggio dell’andata, parte con il piede sull’acceleratore. Palladino schiera un 3-5-2 solido, con De Gea tra i pali, una difesa guidata da Ranieri e Pongracic, e un centrocampo dove Mandragora e Cataldi dettano i tempi. In attacco, Beltran e Zaniolo (quest’ultimo squalificato per il ritorno dopo un giallo all’andata) cercano di scardinare la retroguardia slovena.
Al 37’, il Franchi esplode: Mandragora, l’uomo delle grandi occasioni, riceve un pallone da Pongracic e con un destro chirurgico trafigge Ricardo Silva. 1-0. Sembra l’inizio di una serata tranquilla, ma il calcio, come la vita, ama sorprendere. Il Celje, con un approccio spavaldo, non si arrende. Al 54’, Matko approfitta di un errore difensivo e pareggia, gelando lo stadio. Undici minuti dopo, al 65’, l’impensabile: Nemanic svetta su un calcio d’angolo e porta gli sloveni in vantaggio, 1-2. Il Franchi ammutolisce, la pioggia si fa più intensa, e per un momento sembra che la favola del Celje possa davvero compiersi.
Ma la Fiorentina non è squadra che si arrende facilmente. Palladino, dalla panchina, urla, incita, e i suoi ragazzi rispondono. Al 67’, entra in scena Moise Kean, il bomber che sta vivendo una seconda giovinezza. Su un lancio perfetto, scatta sul filo del fuorigioco, si accentra e con un tocco di interno destro trova l’angolino. 2-2. Il boato del Franchi è assordante, la pioggia non ferma i canti, e la Viola è di nuovo in partita. Negli ultimi minuti, Kean segna ancora, ma il VAR annulla per un fuorigioco millimetrico. Non importa: il pareggio basta, e la Fiorentina vola in semifinale, dove affronterà il Betis.
I Protagonisti: Eroi sotto i Riflettori
Questa partita ha avuto i suoi eroi. Moise Kean, con il suo gol decisivo, ha dimostrato di essere molto più di un semplice attaccante: è un leader, un ragazzo che ha trovato a Firenze la fiducia per brillare. Rolando Mandragora, con il suo gol e la sua grinta, è stato il faro del centrocampo. E poi c’è Palladino, l’allenatore che ha saputo gestire una squadra sotto pressione, nonostante le assenze pesanti di Dodò, Moreno e Zaniolo per squalifica.
Ma un plauso va anche al Celje. Albert Riera ha costruito una squadra che gioca con il cuore, e giocatori come Matko e Nemanic hanno fatto vedere che il calcio sloveno ha qualcosa da dire. Sono usciti a testa alta, sotto gli applausi di un Franchi che ha riconosciuto il loro valore.
Perché Questa Partita Conta
Come creator, viaggio per il mondo raccontando storie, e questa partita è una di quelle che meritano di essere narrate. Non è stata solo una questione di gol o tattica; è stata una storia di resilienza, di una squadra che ha saputo soffrire e rialzarsi. La Fiorentina, con questo 2-2, non ha solo conquistato la semifinale, ma ha mandato un messaggio: i Viola vogliono la coppa, quella che sfugge da troppo tempo.
Per i tifosi, è stata una serata di emozioni contrastanti, di urla, abbracci e qualche lacrima sotto la pioggia. Per me, è stata l’ennesima prova che il calcio è un linguaggio universale, capace di unire una città, di far battere i cuori all’unisono. E mentre scrivo queste righe, con il rumore della pioggia ancora nelle orecchie, penso a cosa dirò ai miei follower: “Se non avete mai vissuto una notte europea al Franchi, aggiungetelo alla vostra lista. È un’esperienza che vi cambierà.”
Dove Vederla, Per Chi Se L’è Persa
Per chi non era allo stadio, la partita è stata trasmessa in esclusiva su Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e Sky Sport (canale 253), con streaming su Sky Go e NOW. E se ve la siete persa, cercate gli highlights: il gol di Kean, da solo, vale il prezzo del biglietto.
Un Occhio al Futuro
Ora la Fiorentina guarda al Betis, un avversario ostico, ma il sogno di una finale di Conference League è più vivo che mai. Palladino e i suoi ragazzi hanno dimostrato di avere il carattere per andare lontano. E io, come narratore, non vedo l’ora di raccontare il prossimo capitolo di questa avventura.
Fino ad allora, forza Viola, e che la pioggia di Firenze continui a portare fortuna.



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